La Calabria è stata teatro di tre drammatici eventi in un solo giorno, lasciando la comunità scossa e costringendola a riflettere su questioni di profondo disagio minorile e responsabilità sociale. Antonio Marziale, sociologo e Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, ha lanciato un appello urgente: “La comunità adulta deve interrogarsi come mai prima d’ora su questi eventi e sul contesto in cui avvengono.”
Tre tristi eventi la scorsa settimana
Nel giro di poche ore, tre tragedie hanno colpito la regione:
- Villa San Giovanni: L’arresto di un uomo accusato di aver drogato e violentato minorenni ha svelato una realtà inquietante. Marziale ha sottolineato l’importanza di non abbassare la guardia: “La violenza sessuale sui minori è una piaga dietro l’angolo, perpetrata da individui spietati che sfruttano tecniche di adescamento accattivanti. È fondamentale che gli adulti siano vigili e attenti ai segnali di disagio nei giovani.”
- Botricello: Una bambina di sette anni è caduta dalla finestra di una casa-famiglia e si trova ricoverata in condizioni critiche a Catanzaro. Il dolore è stato aggravato dal suicidio della madre, un atto che, indipendentemente dalle cause, riflette un dramma umano e sociale. “La permanenza in una casa-famiglia – spiega Marziale – evidenzia situazioni di disagio che richiedono interventi sistemici e non possono essere risolte con soluzioni temporanee.”
- Scilla: Una dodicenne ha perso la vita, un fatto che aggiunge un ulteriore tassello doloroso.
La comunità adulta chiamata a reagire
Antonio Marziale ha evidenziato che queste tragedie non devono essere affrontate come eventi isolati, ma come manifestazioni di problemi strutturali. “Non si tratta solo di individuare le responsabilità legali, ma di riflettere sul contesto sociale in cui questi fatti avvengono. La dispersione del disagio tra i giovani è un segnale che tutti gli adulti devono cogliere e affrontare.”
Un appello alla prevenzione e al supporto
Il Garante ha lanciato un invito concreto: rafforzare le reti di supporto psicologico, sociale e comunitario, e promuovere un’educazione all’affettività e al rispetto fin dalla tenera età. “I bambini e gli adolescenti – conclude Marziale – hanno bisogno di essere ascoltati, protetti e guidati da una comunità adulta responsabile e coesa.”