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Calabria: Approvato il Piano Straordinario per il Contenimento dei Cinghiali

Un intervento quinquennale per proteggere l’agricoltura, salvaguardare la biodiversità e contrastare la peste suina africana

La Giunta regionale della Calabria, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, ha approvato un Piano straordinario regionale quinquennale (2025-2029) per la gestione e il contenimento della popolazione di cinghiali.

Questo intervento innovativo mira a fronteggiare le problematiche causate dalla crescente presenza di cinghiali nel territorio calabrese, proteggendo le produzioni agricole, tutelando la biodiversità degli habitat naturali e contrastando la diffusione della peste suina africana (PSA).

“Il Piano rappresenta uno strumento strategico e strutturato – ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo – ed è frutto di un processo partecipativo che ha coinvolto istituzioni, associazioni agricole e venatorie, oltre a rappresentanti degli enti locali”.

Negli ultimi anni, la popolazione di cinghiali è cresciuta in maniera incontrollata, causando gravi danni all’agricoltura, aumentando il rischio di incidenti stradali e mettendo in pericolo la biodiversità. “Con questo Piano – ha sottolineato Gallo – gettiamo le basi per una gestione sostenibile e responsabile della fauna selvatica”.

Misure previste dal Piano

Il Piano quinquennale include un ampio ventaglio di misure concrete e innovative:

  • Controllo selettivo della popolazione: tramite catture con trappole, abbattimenti mirati e altre tecniche rispettose dell’ambiente e della sicurezza pubblica.
  • Monitoraggio continuo: grazie all’uso di strumenti tecnologici avanzati, per garantire una gestione dinamica e adattiva della specie.
  • Misure preventive: installazione di recinzioni nelle aree agricole più vulnerabili per mitigare gli impatti economici.

Struttura di attuazione

Un tavolo tecnico, composto da rappresentanti istituzionali, associazioni agricole e venatorie, coordinerà l’attuazione e il monitoraggio del Piano su tutto il territorio regionale. L’obiettivo è garantire risultati sia a breve che a lungo termine, in equilibrio con le esigenze ambientali e sociali.

Questo intervento rappresenta una risposta concreta a una sfida che interessa non solo la Calabria, ma tutto il territorio nazionale, e offre un modello replicabile per affrontare in maniera responsabile il problema della gestione della fauna selvatica.