Teramo – Un altro caso di bambino dimenticato sullo scuolabus ha scosso la comunità di Morro d’Oro. Questa volta è toccato a una bimba di tre anni, addormentatasi sullo scuolabus e ritrovata solo dopo ore di angoscia.
L’episodio, avvenuto ieri mattina, ha riacceso i riflettori su un problema che sembra non trovare soluzione. Solo negli ultimi 18 mesi, nella stessa provincia di Teramo, si sono verificati casi analoghi a Campli e in un comune della Valle del Fino.
L’allarme della sindaca
La sindaca Romina Sulpizii ha espresso profonda preoccupazione per quanto accaduto. “Per fortuna la bimba sta bene, ma la vicenda è inaccettabile”, ha dichiarato. La prima cittadina ha indetto un incontro urgente con i responsabili delle cooperative che gestiscono il servizio di trasporto scolastico. Nel frattempo, gli operatori coinvolti nell’ultimo episodio sono stati sospesi in attesa di accertamenti.
La necessità di un protocollo
“Al di là dei singoli casi e degli operatori coinvolti”, continua la sindaca, “è necessario intervenire in maniera strutturale affinché vicende come questa non accadano più. Stiamo parlando di un servizio importante per la comunità che richiede la massima tutela dei minori: serve un protocollo”.
La richiesta di un protocollo condiviso e rigoroso è ormai un’esigenza impellente. Un sistema di controlli più stringenti, la formazione specifica degli operatori e l’utilizzo di tecnologie innovative potrebbero contribuire a prevenire episodi simili in futuro.
Le domande aperte
Restano ancora molte domande senza risposta: come è possibile che un bambino venga dimenticato su un mezzo di trasporto? Quali sono le responsabilità dei singoli operatori e delle cooperative coinvolte? E soprattutto, cosa si può fare per garantire la sicurezza dei bambini durante il trasporto scolastico?
Le famiglie, giustamente, chiedono risposte chiare e immediate. La sicurezza dei propri figli è una priorità assoluta e non può essere messa a rischio da errori o negligenze.
Un appello alla responsabilità
È necessario che tutte le parti in causa – istituzioni, scuole, cooperative di trasporto, famiglie – collaborino per trovare una soluzione definitiva a questo problema. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile garantire che ogni bambino possa raggiungere la scuola in totale sicurezza.