Gli aumenti del prezzo delle bollette per l’energia elettrica e gas naturale potrebbero non essere regolari per presunte modifiche unilaterali illegittime; è intervenuta nuovamente l’Autorità Antitrust avviando sette provvedimenti a carico di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie.
I provvedimenti cautelari si aggiungo alle altre quattro compagnie che erano già state messe sotto inchiesta dall’Antitrust: Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti, che fanno seguito ad un’ampia attività preistruttoria svolta nei confronti di 25 imprese. Alle sette società viene contestata la mancata sospensione delle comunicazioni di proposta di modifica unilaterale delle condizioni economiche, inviate prima del 10 agosto 2022 e, in seguito, le proposte di aggiornamento o di rinnovo dei prezzi di fornitura, di carattere peggiorativo, giustificate sulla base della asserita scadenza delle offerte a prezzo fisso.
Chi ha diritto al rimborso?
I cittadini, clienti di queste aziende, possono richiedere il rimborso per i presunti aumenti illegittimi subiti in questi mesi, a condizione che abbiano ricevuto una richiesta di aumento, una comunicazione prima del 10 agosto 2022. Avete diritto non soltanto al rimborso degli aumenti subiti, ma anche a tornare alle precedenti condizioni. Si consiglia un reclamo scritto con raccomandata A.R. o tramite Posta certificata all’indirizzo indicato in bolletta, indicando il codice cliente, il POD per l’energia elettrica o il PDR per il gas. In caso di difficolta rivolgersi ad un’associazioni a tutela dei consumatori.