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AMPA: “Gravi le sanzioni di Trump contro la CPI e il silenzio del Governo Meloni”

L’associazione denuncia l’attacco alla Corte Penale Internazionale e la mancata firma dell’Italia sulla dichiarazione a sostegno dell’istituzione

Il 6 febbraio 2025, l’amministrazione di Donald Trump ha nuovamente mostrato il proprio disprezzo per le istituzioni internazionali nate dopo la Seconda Guerra Mondiale, imponendo sanzioni alla Corte Penale Internazionale (CPI). L’accusa mossa dal Presidente degli Stati Uniti all’organo di giustizia è di aver intrapreso “azioni illegali” contro gli USA e il loro alleato Israele, ritenendo inaccettabile il mandato d’arresto internazionale emesso lo scorso novembre nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa Yoav Gallant.

Questa decisione ha suscitato una dura reazione internazionale. Solo pochi giorni dopo, ben 79 Paesi hanno firmato una dichiarazione a difesa della CPI, riaffermandone il ruolo fondamentale nella lotta contro i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità. Tuttavia, l’Italia, sotto il governo di Giorgia Meloni, ha scelto di non aderire al documento, allineandosi con gli Stati Uniti e con quei Paesi che contestano il lavoro della Corte. Una scelta che segna un ulteriore allontanamento dalle politiche europee e dal tradizionale impegno dell’Italia a favore del diritto internazionale.

La CPI ha risposto con fermezza alle sanzioni imposte dall’amministrazione Trump, deplorando la decisione e sottolineando l’intenzione di continuare a svolgere il proprio mandato “nell’interesse di milioni di vittime innocenti di atrocità”. Il procuratore capo Karim Khan, direttamente colpito dalle sanzioni, ha ricevuto la solidarietà di numerosi leader mondiali, mentre la Corte ha invitato i 125 Stati firmatari dello Statuto di Roma, la società civile e le nazioni di tutto il mondo a unirsi nella difesa della giustizia internazionale.

AMPA Venticinqueaprile, associazione da sempre impegnata nella difesa dei diritti umani e della legalità internazionale, condanna senza mezzi termini la decisione di Donald Trump e ritiene estremamente gravi le posizioni del governo italiano. “Siamo di fronte a un attacco diretto a una delle istituzioni fondamentali per la tutela dei diritti umani e della giustizia internazionale,” dichiara l’associazione in un comunicato. “La scelta del Governo Meloni di non firmare la dichiarazione a sostegno della CPI rappresenta un preoccupante segnale di allineamento a politiche che minano il diritto internazionale e la lotta contro l’impunità.”

Per AMPA Venticinqueaprile, è essenziale che l’Italia torni a schierarsi dalla parte della legalità e della giustizia internazionale, mantenendo fede alla propria storia diplomatica e agli impegni assunti con la ratifica dello Statuto di Roma. L’associazione invita la società civile a vigilare affinché il nostro Paese non ceda alle pressioni di chi vuole indebolire gli strumenti internazionali di tutela dei diritti umani, riaffermando con forza il principio che nessuno, nemmeno i più potenti leader mondiali, possa essere al di sopra della legge.