“La revoca del finanziamento per la realizzazione del Centro di Raccolta Rifiuti porta con sé tutte le pessime caratteristiche di questa amministrazione ma regala alla città la delusione per un’opera attesa dai tempi della Giunta La Valle e un debito, sui bilanci Comunali di oltre 127.000 che una Determina a tratti oscura e indecifrabile ha provato a mascherare utilizzando un burocratese arzigogolato”- questo lo sfogo in una nota stampa di Momento Civico Villa San Giovanni.
“Il Centro di Raccolta avrebbe dovuto essere realizzato – prosegue l’appunto – con il primo appalto sui rifiuti, venuto all’indomani della fine della società Fata Morgana, ai tempi della Giunta La Valle che, in evidente conflitto di interessi, non si occupò mai della realizzazione dell’opera fino a dicembre 2016 quando la Regione Calabria emanò un bando per un “sistema di Centri di Raccolta” al quale partecipò il Comune villese.Il finanziamento, pari a 250.000 euro, venne ufficializzato nel marzo del 2018 e da quella data iniziarono una serie di palleggiamenti dell’assessore ai servizi dell’epoca circa l’ubicazione che, inizialmente, avrebbe dovuto essere su un’area confiscata alla mafia, quindi su un’area di proprietà ANAS posta nei pressi dello Stadio Comunale ma non se ne fece nulla”.
“Nel 2022, con l’avvento della Giunta Caminiti, il nuovo cambio di rotta e l’individuazione dell’area ex AGIP, senza di fatto concretamente attivare alcuna attività fino a ottobre 2023, quando l’amministrazione ottenne dall’ANAS, proprietaria, l’uso dell’area e previ sopralluoghi e pareri favorevoli della stessa ANAS e della società ENI REWIND operante per conto della proprietà.
Il 27 novembre 2023, con l’approvazione del verbale della Conferenza dei Servizi, si dava, infine, via libera alla realizzazione”.
“Il 20 dicembre del 2023, a pochi giorni dal Natale, l’area venne consegnata alla ditta appaltatrice che, non viene detto ma è ragionevole ritenerlo, solo l’8 gennaio successivo si apprestava a cominciare i lavori quando venne fermata dalla società, ENI REWIND, che non si capisce a che titolo e dopo avere dato per due volte il nulla osta per conto di ANAS, procrastina per altre due volte l’inizio dei lavori.Stante quella situazione, con atto del 4 giugno 2024 il Dirigente Regionale competente, dopo avere valutato le controdeduzioni del Comune e ritenendole ininfluenti, revoca il finanziamento e non riconosce, ritenendole inammissibili, le spese sino ad allora sostenute, così gravando il Comune di un ulteriore debito per 127.234,48 euro mentre, paradossalmente, quasi che le comunicazioni tra Enti viaggino ancora con il “Corriere Postale a cavallo”, il Sindaco ed il Dirigente del Comune Villese, il 18/06/2024 sollecitavano l’esito delle indagini ambientali utili – affermano nella determina – per la prosecuzione dei lavori del centro di raccolta rifiuti.
“Una vicenda kafkiana che dimostra tutti i limiti dell’Amministrazione Caminiti, già manifestati nell’arco di appena due anni ma che apre a valutazioni di sospetti ancora più inquietanti rispetto ad una minoranza consiliare che definire acquiescente rappresenta un eufemismo.
A pagare, invece, sarà tutta la città, il sistema dei rifiuti, la civiltà e chissà che questa volta, gli organismi istituzionali che spesso si sono dimostrati acquiescenti e distratti, non decidano di vederci chiaro e di affrontare con serietà anche questa scabrosa vicenda”- conclude la nota.