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Campo Calabro, TARI 2023: Approvate le Tariffe. I dettagli del Consiglio comunale

Approvate nel Comune di Campo Calabro le Tariffe TARI 2023; a deciderlo è stato il Consiglio comunale con la Delibera N. 13 lo scorso 30 Maggio.

Campo Calabro, TARI 2023: Approvate le Tariffe. I dettagli del Consiglio comunale

La raccolta differenziata sfiora il 60% del totale dei rifiuti urbani, mentre gli standard della Regione Calabria sono al 75%, a tal proposito sarà avviata una campagna per sensibilizzare soprattutto gli operatori commerciali, ma solo con la collaborazione dei cittadini è possibile migliorare gli standard con conseguente riduzione della tariffa, a comunicarlo nel Consiglio comunale è il Sindaco Alessandro Repaci.

Il consigliere Giovanni Richichi, nel corso della seduta consiliare afferma «che riguardo al PEF (Piano economico Finanziario) approvato lo scorso anno non si riscontrano aumenti di costi, contrariamente alle tariffe nelle quali si riscontra una leggera riduzione per le utenze domestiche contro un aumento delle utenze non domestiche, in un contesto generalizzato nel quale le attività commerciali sono in notoria difficoltà con costi in aumento, anche un aumento di 10-20 punti percentuali della tassa sui rifiuti rappresenta un salasso non indifferente». 

«In questi giorni anche per ovviare a tali problemi ha analizzato i dati contenuti nel PEF rispetto agli anni pregressi. Nel 2017 il comune di Campo Calabro registrava una percentuale di differenziata del 62%, con un costo complessivo del servizio di 480.000 euro, a distanza di sei anni si registra un costo di 518.000 euro e una percentuale di differenziata del 60%. Certo, per onestà intellettuale c’è da dire che vi è un incremento delle tariffe unitarie dovute alle politiche della Città Metropolitana di Reggio Calabria e della Regione Calabria, però non si può non registrare che la percentuale di differenziata sia scesa progressivamente fino ad arrivare nel 2022 al 54,7%».

Certo, continua il consigliere Giovanni Richichi, «per ottenere la riduzione delle tariffe, sarebbe necessario ottenere dei finanziamenti. Ma il comune, pur avendo partecipato all’avviso per l’incremento e la meccanizzazione della raccolta differenziata a valere sul PNRR, non è risultato vincitore. Pertanto pur riconoscendo al comune una buona capacità di attrarre finanziamenti nel settore sociale, non altrettanto si può dire sulle infrastrutture e le opere pubbliche».

Al termine dell’intervento del consigliere Richichi, prende la parola il Sindaco Alessandro Repaci, secondo cui «le cose vanno rappresentate in modo completo e i dati citati dal Consigliere Richichi non tengono conto nè del fatto che i dati relativi al 2016 riguardavano una ristrettissima fascia di utenza dove era stata introdotta sperimentalmente la differenziata nè delle gravi crisi causate negli anni dai giorni di fermo degli impianti senza considerare inoltre che una Amministrazione può risolvere tutti i problemi ma, per risolvere quello dei rifiuti, è imprescindibile la collaborazione dei cittadini per i quali è stata concordata con il gestore una campagna di sensibilizzazione. Per quanto attiene la raccolta degli abiti usati, è stato Lui stesso a invitare la Onlus che gestiva i cassonetti a rimuovere i contenitori a causa del comportamento di alcuni soggetti, che li manomettevano con comportanti contrari al decoro urbano e alla sicurezza personale. In merito alla capacità di attrarre risorse, afferma che il comune ha ad oggi ottenuto finanziamenti per 8 milioni di euro e che spera che in futuro una amministrazione possa fare meglio di ciò che è stato fatto».

Dopo l’intervento del Sindaco Repaci prende la parola il Consigliere Antonino Scopelliti, che afferma «che per migliorare la raccolta differenziata ben vengano iniziative per sensibilizzare i cittadini, atteso che per ridurre i costi è necessaria la collaborazione di tutti. Dissente dalla decisione di rimuovere i contenitori per la raccolta dei vestiti perché in tal caso bisogna trovare altre soluzioni. Per comprendere il trend della raccolta differenziata è necessario analizzare i dati, ma certamente bisogna impegnarsi per superare la percentuale del 65%, necessaria per ottenere le premialità. In merito alla raccolta dei rifiuti nella zona industriale, ritiene che il comune non abbia l’obbligo di esentare al pagamento di determinati servizi i richiedenti, ma che ciò sia una scelta. Il comune non è obbligato ad esentare coloro che conferiscono gli imballaggi al consorzio. Si potrebbe prevedere il pagamento di una quota variabile, è una questione di gestione del territorio. La Comunità ha fatto dei sacrifici facendo insediare la zona industriale nel territorio comunale, oggi coloro che si sono insediati hanno la possibilità di contribuire ai costi del servizio, pertanto propone che in commissione si discuta per valutare se ci siano margini in tal senso, allo scopo di far risparmiare le famiglie soprattutto le più numerose».

Replica con un ultimo intervento il Sindaco affermando «che il regolamento Tari è la madre di tutte le tariffe e che ogni modifica delle tariffe deve passare attraverso una modifica dello stesso. In merito ai rifiuti prodotti nella zona industriale non tutti sono rifiuti solidi urbani, altri sono rifiuti da lavorazione industriale che vengono smaltiti in modo diverso».

Il Consiglio comunale infine, con voti unanimi, approva favorevolmente le tariffe TARI per l’anno 2023. Il gettito complessivo della tassa rifiuti (TARI) per l’anno 2023 è stato quantificato in € 515.644,00 dando atto che, in via previsionale, riporta la delibera, viene assicurata l’integrale copertura dei costi del servizio, da quanto risulta dal Piano Economico Finanziario (PEF).

Consulta le Tariffe TARI 2023