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Allacci idrici abusivi a Villa San Giovanni: I controlli e le azioni intraprese dall’Amministrazione

Sono in corso attività di controllo e monitoraggio degli allacci idrici di Villa San Giovanni per rilevare anomalie e irregolarità. I controlli, partiti dalla zona di Santa Trada, si estenderanno nelle prossime settimane a tutto il territorio comunale, a comunicarlo è l’Amministrazione comunale. 

Allacci idrici abusivi a Villa San Giovanni. I controlli e le azioni intraprese dall'Amministrazione

Il responsabile del settore dei lavori pubblici e della qualità ambientale arch. Salvatore Foti, riporta il comunicato, sta coordinando gli operai del settore idrico affinché si ponga fine agli usi impropri del prezioso liquido, specie ora che l’estate è alle porte. I primi rilievi hanno permesso di individuare numerose irregolarità sul territorio di Santa Trada. 

In particolar modo, è emerso che le pratiche scorrette di pochi finiscono per penalizzare i cittadini onesti, la maggior parte, che abitano il territorio tutto l’anno e che in determinati periodi dell’anno sono privati di una risorsa fondamentale come l’acqua. 
“Ci preme ringraziare – evidenzia l’assessore al ramo Ruggero Marra –  i tantissimi cittadini che in queste settimane ci stanno segnalando anomalie di varia natura, a riprova che la nostra comunità vuole respingere odiose prassi di appropriazione indebita dell’acqua che danneggiano la collettività”.

Le attività di controllo sono supportate dal settore economico-finanziario al fine di verificare la regolarità contrattuale e lo stato dei pagamenti, non solo dei privati ma anche di attività commerciali che fanno registrare un consumo importante di acqua. Si sta procedendo con la segnalazione alle autorità competenti degli abusi riscontrati, così da mettere la parola fine a pratiche illegali che oggi, più di ieri, sono intollerabili. 

“In questi mesi i nostri operai – continua l’assessore Marra – nonostante i pochi mezzi a disposizione, hanno svolto un lavoro eccellente su tutto il territorio riparando numerose perdite e sostituendo interi tratti di condotta idrica. Abbiamo deciso di adottare nuove modalità che ci  consentano di affiancare al nostro personale interno altre risorse nelle prossime settimane e nei mesi estivi, dal momento che l’Ente causa dissesto non può assumere né internalizzare il servizio”.

Ad oggi possiamo dire, spiegano gli amministratori, di aver migliorato notevolmente, in soli 11 mesi, la situazione ereditata: i serbatoi non subiscono chiusure da mesi perché i livelli sono ottimali e laddove tali chiusure vengono effettuate – come nel caso del serbatoio “Tecnico” (che serve la parte centrale e il quartiere Pezzo) – queste non avvengono più nelle ore serali ma solo dopo le 00.30 e per massimo quattro ore a notte. Siamo a lavoro per efficientare anche questo serbatoio e speriamo di poterlo fare nel più breve tempo possibile per alleviare anche questi piccoli disagi alla nostra comunità.

Lo abbiamo detto sin dal nostro insediamento: lavoriamo su due linee direttrici, l’ordinario e la programmazione futura. Sulla prima abbiamo già detto; quanto alla seconda, dopo aver rescisso il contratto con Telereading abbiamo dotato l’ente di elettrovalvole di proprietà comunale che oltre a migliorare il servizio dal punto di vista qualitativo ci stanno permettendo di abbattere i costi della reperibilità notturna che l’ente doveva riconoscere al personale addetto alle manovre di apertura e chiusura dei serbatoi. Questo ci permette di investire le stesse risorse in lavoro straordinario per interventi importanti su tutto il territorio.

Inoltre, abbiamo modificato il regolamento comunale chiamando alla responsabilità quanti hanno perdite private, causate cioè dai propri impianti, che fino a qualche mese addietro venivano prese in carico dai nostri operai con un aggravio sia economico che di forza lavoro che quest’ente, in dissesto, non può certo permettersi. Questa modifica ha fino ad oggi garantito all’ente un risparmio considerevole. 

Siamo in attesa di sapere se ci verranno finanziate due proposte progettuali per il “CIS Acqua bene comune” a cui abbiamo partecipato e che rivoluzionerebbero completamente la nostra rete idrica, che ad oggi resta purtroppo un colabrodo nonostante gli importanti interventi realizzati in questo primo anno di attività amministrativa. 

Viviamo in un’epoca in cui i cambiamenti climatici stanno mettendo a serio rischio risorse fondamentali come l’acqua. Per questo sentiamo il peso di mettere in campo scelte dure e a volte impopolari che hanno l’obiettivo di migliorare il servizio a garanzia della stragrande maggioranza di noi che rispetta le buone prassi. Continueremo senza soste nelle attività di verifica ed efficientamento della rete, comunicando passo dopo passo alla cittadinanza i risultati ottenuti, termina il comunicato.