Il Consigliere di minoranza Filippo Lucisano non ci sta sulla notizia riportata dalla stampa alcuni giorni fa in riferimento all’interrogazione presentata all’Amministrazione Caminiti riguardo la crisi idrica in alcune zone della città di Villa San Giovanni, ed interviene per sgomberare ogni minimo dubbio su ciò che concerne la lealtà verso l’elettorato che lo ha sostenuto tra le fila di “Villa in Comune”, dove, ancora oggi, è onorato di appartenere.
Era lo scorso 19 Febbraio quando, sul quotidiano Gazzetta del Sud, Lucisano apprende con grande rammarico e meraviglia un articolo che ha argomentato una questione a lui cara, e spiega: «quella della crisi idrica villese che mi ha già visto firmatario di una mozione presentata il 17 ottobre 2022 e che assieme agli altri consiglieri di minoranza “TUTTI” abbiamo portato all’attenzione del gruppo di maggioranza in più occasioni».
L’articolo, inviato alla stampa “dalla minoranza” e redatto dalla corrispondente per il nostro territorio, continua il consigliere, «in sintesi recita “LA MINORANZA: RIPRISTINARE LA NORMALE EROGAZIONE IDRICA”, “IL COMUNE DEVE RICONOSCERE L’ACCESSO ALL’ACQUA”… e si aggiunge nell’articolo stesso che “in relazione alla ratio dell’interrogazione (mancava la firma del consigliere Filippo Lucisano)…etc.” facendo dimostrare all’opinione pubblica una non veritiera, per la non compattezza della minoranza stessa».
Pertanto, precisa il consigliere di minoranza che: «Il Consigliere di minoranza Filippo Lucisano, non ha un solo motivo che possa indurlo a non supportare e sostenere la risoluzione anche del problema idrico in Città, problema grave e che necessita un intervento rapido ed efficiente; il Consigliere di minoranza Lucisano non ha potuto apporre la propria firma alla interrogazione di cui sopra in quanto, nei giorni in cui si è deciso di procedere in tal senso, era assente e fuori sede per motivi familiari. Motivi palesi e che per la loro natura e gravità non necessitano di ulteriori specificazioni. Se poi il gruppo dei miei colleghi, consiglieri di minoranza, pensano di dover andare da soli, ben venga e buona vita».