A Campo Calabro avviati i lavori per il nuovo Parco Urbano di Timpanari, nascerà in un’area degradata nel cuore della frazione.
Il parco sorgerà nella frazione Timpanari lungo la strada metropolitana (ex provinciale), che congiunge il Comune di Campo a Concessa, nel Comune di Reggio Calabria. Si estenderà su una superficie complessiva di 1400 mq in due terreni confiscati, dal 2008 di proprietà comunale. Per la realizzazione il costo complessivo ammonta ad euro 200.000, un finanziamento ricevuto dalla Regione Calabria.
Un sogno per gli abitanti di questa frazione, spiega il Sindaco Repaci ai microfoni di ReggioTv, «una frazione che ha vissuto per anni e anni una realtà di emarginazione urbana e persino sociale a causa della distanza dal centro. Una manciata di case che fino ad oggi era dispersa lungo la strada metropolitana che congiunge Reggio Calabria a Campo Calabro.
Quest’opera può esser ricostruita attraverso le infrastrutture, attraverso luoghi di incontro, che trasformano le relazioni oltre a trasformare i luoghi. Diventerà un posto dove ci si può incontrare, ci saranno le giostrine dove i bambini possono giocare tranquillamente, delle panchine dove si può sostare in un’area molto illuminata attrezzata anche di un parcheggio».
Dalle parole del Sindaco, poi, si recepisce la volontà, la passione e l’amore a svolgere il suo compito, «questo che era un “non luogo” che comincia a diventare un luogo, dal quale non bisogna scappare perché non ci sono infrastrutture, ma un luogo che può essere vissuto, e non solo dai suoi abitanti».
Conclude Repaci, che il parco sorge al confine col Comune di Reggio Calabria e, alla fine, diventerà un’attrattiva per tutti gli abitanti della frazione di Concessa e Catona. «Sarà un modo di vedere il territorio in maniera globale, complessiva e inclusiva. Ma, la cosa più importante, credo proprio sia questa, un luogo dove prima bisognava allontanarsi in fretta la mattina, invece questo, diventerà un luogo per essere vissuto, all’interno del quale potranno nascere relazioni sociali, respirando un clima della comunità accogliente e solidale, come quella di Campo Calabro».