Search
Close this search box.
Categorie
News

Report mostra i dati del PD di Villa  sul franco navigabile: il “Ponte” di Salvini è un muro contro Gioia Tauro

Il Circolo PD di Villa San Giovanni denuncia i rischi del progetto per lo Stretto e sollecita chiarezza sulle conseguenze per il territorio e i suoi cittadini

Domenica 19 gennaio 2025, durante la trasmissione Report su Rai Tre, è stato mostrato un documento cruciale acquisito dal Circolo Partito Democratico “Tonino Giordano” di Villa San Giovanni tramite accesso agli atti presso il Ministero dei Trasporti. Questo documento evidenzia dati allarmanti sul cosiddetto Franco navigabile e sulle limitazioni imposte dal Ponte sullo Stretto, progettato dall’attuale governo.

Il dato più critico riguarda le navi superiori ai 65 metri, che non potrebbero transitare sotto il Ponte. Questo progetto, che dovrebbe connettere le due sponde dello Stretto, rischia di diventare un “muro” per uno dei principali motori economici del Sud Italia: il Porto di Gioia Tauro. L’infrastruttura, più che un ponte di collegamento, si configurerebbe come una barriera che limiterebbe la navigabilità, penalizzando il commercio e il transito marittimo internazionale.

“Il nostro impegno paga. Abbiamo lavorato per tutelare Villa San Giovanni, lo Stretto e l’intero sistema portuale,” ha dichiarato Enzo Musolino, segretario cittadino del Circolo PD. “Il documento ministeriale conferma i nostri timori: il Ponte, nelle condizioni attuali, non è una soluzione, ma un problema che distruggerebbe un nodo logistico fondamentale come Gioia Tauro.”

Musolino ha poi lanciato un appello ai Sindaci di Gioia Tauro e di San Ferdinando affinché convochino un incontro con il Partito Democratico e le realtà territoriali coinvolte. “Siamo pronti a condividere tutti i documenti che abbiamo acquisito, perché il territorio merita trasparenza e soluzioni concrete, non decisioni calate dall’alto.”

Il Circolo PD chiede inoltre maggiore chiarezza e partecipazione da parte della società Stretto di Messina e del suo amministratore delegato, Pietro Ciucci. “Quando tornerà Ciucci a Villa San Giovanni? Si chiuderà di nuovo nelle stanze di Palazzo San Giovanni, oppure questa volta ci sarà una conferenza stampa aperta? Le famiglie delle abitazioni espropriande verranno coinvolte?”, si domanda Musolino.

La questione del Ponte non è solo tecnica o infrastrutturale, ma anche politica e sociale. Le implicazioni economiche del progetto, come dimostrato dai dati acquisiti, sono enormi e rischiano di penalizzare un intero sistema territoriale.

La distruzione del sistema portuale di Gioia Tauro sarebbe un colpo devastante per l’economia calabrese e per il futuro dello Stretto.

Senza veri Partiti non c’è vera Politica,” ha concluso Musolino. “Noi continueremo a vigilare e a farci portavoce delle istanze dei cittadini. Non permetteremo che decisioni così impattanti vengano prese senza il coinvolgimento delle comunità locali.”

La battaglia del Circolo PD “Tonino Giordano” è solo all’inizio. La posta in gioco è altissima: non solo il futuro del Porto di Gioia Tauro, ma quello dell’intero Mezzogiorno.