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Ponte sullo Stretto: il Tar del Lazio accoglie il ricorso dei Comuni sulla documentazione integrativa

L’avvocato Granara: “Impugnati i provvedimenti del Ministero delle Infrastrutture”. Ciucci: “Conferenza istruttoria svolta nel rispetto delle norme”

Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Lazio ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Villa San Giovanni e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria in merito alla documentazione integrativa richiesta durante la Conferenza di servizi istruttoria per il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. A rappresentare le amministrazioni locali è stato l’avvocato Daniele Granara, che ha spiegato i motivi dell’iniziativa legale in un’intervista rilasciata all’agenzia LaPresse.

“E’ emersa la necessità di impugnare, con motivi aggiunti al ricorso principale, il provvedimento emesso il 23 dicembre scorso dal direttore generale della Direzione Generale per lo sviluppo del territorio e i progetti internazionali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”, ha dichiarato Granara. “Il provvedimento, redatto durante la conclusione della Conferenza di servizi istruttoria, e i verbali della stessa sono al centro della contestazione. Le amministrazioni locali ritengono che la procedura abbia presentato criticità sia dal punto di vista formale che sostanziale.”

Il ricorso ha sottolineato la presunta mancata condivisione di alcuni documenti chiave con gli enti territoriali coinvolti, che avrebbero dovuto esprimere il proprio parere sulla base di un quadro completo e dettagliato.

Secondo il Comune di Villa San Giovanni e la Città Metropolitana di Reggio Calabria, questa omissione avrebbe compromesso la trasparenza e l’efficacia della procedura.

La replica di Ciucci

In risposta alle dichiarazioni di Granara, il Ministero delle Infrastrutture ha confermato che i provvedimenti adottati rispettano pienamente le normative vigenti. Pietro Ciucci, commissario straordinario per il Ponte sullo Stretto, ha dichiarato: “La Conferenza di servizi istruttoria si è svolta seguendo un iter conforme alle disposizioni di legge. Tutti i documenti sono stati resi disponibili nei tempi e nei modi previsti. L’integrazione documentale è stata necessaria per garantire una valutazione completa delle implicazioni del progetto.”

Un progetto sotto la lente di ingrandimento

Il Ponte sullo Stretto, un’opera che promette di collegare la Sicilia alla Calabria, continua a suscitare dibattiti accesi tra sostenitori e detrattori. Mentre alcuni vedono nel progetto una svolta strategica per lo sviluppo del Mezzogiorno e per il miglioramento della rete infrastrutturale italiana, altri sollevano dubbi sulla sostenibilità economica, ambientale e sociale dell’iniziativa.

Fonti e contesto

Secondo i documenti ufficiali citati nel ricorso, la Conferenza di servizi avrebbe dovuto rappresentare un momento cruciale per raccogliere le istanze degli enti locali e armonizzare le diverse posizioni. Tuttavia, la presunta incompletezza delle informazioni fornite ha spinto le amministrazioni coinvolte a richiedere un approfondimento da parte del Tar del Lazio.
Intanto, il dibattito sull’opportunità del progetto del Ponte sullo Stretto continua a polarizzare l’opinione pubblica e politica.