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Ponte sullo Stretto: il Tar del Lazio ammette il ricorso di Reggio Calabria e Villa San Giovanni

Il Tar del Lazio accoglie il ricorso di Villa San Giovanni e Reggio Calabria: dubbi su lacune progettuali e procedurali del Ponte sullo Stretto

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina subisce un nuovo rallentamento. Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Lazio ha dichiarato ammissibile il ricorso presentato dal Comune di Villa San Giovanni e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria contro il parere positivo, seppur con prescrizioni, espresso dalla Commissione Via Vas del Ministero dell’Ambiente. 

Le due amministrazioni calabresi avevano espresso preoccupazioni riguardo alle possibili lacune progettuali e ai potenziali impatti ambientali dell’opera, ritenendo che le loro osservazioni fossero state ignorate. Con la decisione del Tar, potranno ora integrare la documentazione con ulteriori elementi relativi agli impatti e ai potenziali danni ambientali. 

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la società Stretto di Messina avevano richiesto l’inammissibilità del ricorso, ma i giudici amministrativi hanno respinto tale istanza, accogliendo invece la richiesta delle amministrazioni calabresi. L’udienza per discutere il merito del ricorso è stata rinviata a data da destinarsi. 

Questa decisione rappresenta un ulteriore ostacolo per il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, già al centro delle polemiche per i recenti disagi nel settore dei trasporti ferroviari. Esponenti politici, come la senatrice del Movimento 5 Stelle Barbara Floridia, hanno criticato l’approccio del governo sul dossier del ponte, definendolo “approssimativo” e invitando a riconsiderare la priorità dell’opera. 

Il progetto del Ponte sullo Stretto continua quindi a essere oggetto di dibattito e contestazioni, con implicazioni significative per le comunità locali e per l’intero Paese.
Fonte: LaRep