Confermato il differimento “a data da destinarsi” dell’udienza davanti ai giudici del Tar Lazio sul ricorso presentato dal Comune di Villa San Giovanni e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria.
L’oggetto del contenzioso è la Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA), con prescrizioni, relativa al controverso progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.
L’avvocato Daniele Granara, legale rappresentante delle due amministrazioni ricorrenti, ha sottolineato che, durante l’udienza, è emersa la necessità di ampliare il ricorso con motivi aggiunti. In particolare, i nuovi atti impugnati riguarderanno il provvedimento del Direttore Generale della Direzione Generale per lo sviluppo del territorio e i progetti internazionali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, datato 23 dicembre 2024, che dichiara la conclusione della Conferenza di servizi istruttoria, insieme ai relativi verbali.
“Il Comune di Villa San Giovanni e la Città Metropolitana di Reggio Calabria – ha dichiarato l’avvocato Granara in una nota – seguiranno con attenzione il complesso e lungo procedimento, manifestando la loro ferma opposizione nei confronti di un progetto ritenuto illegittimo, inutile e dannoso, non solo per i territori direttamente coinvolti, ma per l’intero Paese”.
Le due amministrazioni locali contestano in particolare la mancanza di una pianificazione adeguata e il rischio di un impatto ambientale devastante per l’area dello Stretto. Il Ponte, già oggetto di polemiche a livello nazionale, continua a dividere l’opinione pubblica e ad alimentare un acceso dibattito su costi, utilità e sostenibilità.
Il differimento dell’udienza rappresenta, dunque, un ulteriore capitolo in una battaglia legale che promette di protrarsi a lungo. L’esito del ricorso potrebbe avere implicazioni significative sul futuro del progetto, che nelle intenzioni del Governo punta a diventare un simbolo di modernità e connessione infrastrutturale. Tuttavia, i detrattori continuano a sottolineare i rischi ambientali, economici e sociali legati all’opera.
In attesa della nuova data dell’udienza, il fronte del “no” al Ponte sullo Stretto ribadisce la propria determinazione a contestare ogni nuovo atto relativo al progetto, nel tentativo di bloccarne definitivamente la realizzazione.