La città di Villa San Giovanni chiude un anno segnato da tragici episodi di violenza contro i minori, episodi che non possono e non devono essere ignorati. Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, ha definito il 2024 un “annus horribilis” per la cittadina tirrenica.
L’ultimo caso, reso noto poche ore fa, riguarda un diciassettenne accusato di aver violentato e minacciato una coetanea. Il giovane è stato trasferito all’istituto penale minorile di Catanzaro. Questo episodio si somma a una lunga lista di fatti inquietanti: a maggio scorso, il corpo di un neonato, figlio di una bambina di soli 13 anni, è stato rinvenuto senza vita; a novembre, un uomo di 37 anni è stato arrestato con l’accusa di abusi sessuali su minori, in cambio di regalie e droghe.
Marziale, profondamente colpito, dichiara:
“Non bisogna assuefarsi a queste notizie, che prima di essere tali sono violenze inaudite. È necessario che la società rifletta, non per cercare spiegazioni, ma per agire, per inviare un segnale chiaro a chiunque immaginasse che tali accadimenti possano essere normalizzati.”
Il Garante sottolinea l’importanza di far sentire lo stigma sociale verso i responsabili e di garantire il massimo supporto alle vittime, chiamate a intraprendere un difficile percorso di recupero:
“Il nostro dovere è far sentire vicinanza e sostegno alle vittime. Ogni caso è un grido di dolore che non possiamo ignorare.”
Marziale ha poi voluto ricordare l’impegno storico della comunità di Villa San Giovanni nel campo del sociale. Citando l’importante lavoro svolto con Maria Grazia Richichi in passato, ha lodato le iniziative di prevenzione e i servizi messi a disposizione per contrastare questi fenomeni.
Infine, il Garante ha lanciato un messaggio di disponibilità alle istituzioni locali e alle forze sociali:
“Rimango sempre a disposizione per supportare qualsiasi iniziativa volta a prevenire e combattere la violenza sui minori. Villa San Giovanni per me è come casa, un luogo a cui sono legato profondamente e per il quale sono pronto a fare tutto il possibile.”
Di fronte a un anno così drammatico, l’appello di Antonio Marziale è chiaro: l’indifferenza non è un’opzione. La Calabria è chiamata a reagire, per costruire una società che protegga i più vulnerabili e riaffermi la centralità dei valori umani.