Il Ponte sullo Stretto di Messina rappresenta una delle opere infrastrutturali più ambiziose nella storia recente dell’Italia. I costi aggiornati per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina per la realizzazione dell’opera ammontano a 13,5 miliardi di euro.
Lo ha dichiarato da Pietro Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina.
La cifra comprende le necessarie opere collaterali, come 40 km di nuove strade, una metropolitana tra Villa San Giovanni e Messina e un centro direzionale. I lavori preliminari dovrebbero nel 2025, con il completamento previsto entro il 2032.
La spinta della Lega per i finanziamenti
Un ruolo chiave nella promozione del progetto è stato assunto dalla Lega, il partito di Matteo Salvini. Determinata a garantire il completamento dell’opera, la Lega ha presentato un emendamento alla legge di Bilancio 2025 che prevede un incremento dei fondi disponibili di quasi 1,2 miliardi di euro. Questo intervento mira a consolidare la fattibilità economica del progetto e ad accelerare le procedure necessarie per avviare i cantieri.
Benefici economici e occupazionali – Uniontrasporti
Uno studio di Uniontrasporti, con la consulenza di Openeconomics, ha confermato che il ponte genererà benefici netti superiori ai costi, con un rapporto costi/benefici pari a 1,2. Il contributo al PIL durante la fase di costruzione è stimato in oltre 23 miliardi di euro, insieme alla creazione di 120.000 posti di lavoro diretti e indiretti. L’opera promette inoltre di favorire la crescita economica di tutto il Sud Italia, integrandosi nella rete transeuropea dei trasporti (Ten-T) e nel corridoio Scandinavo-Mediterraneo.
Il dibattito
Mentre il vicepremier Matteo Salvini definisce il Ponte “strategico per l’Italia e per l’Europa intera”, il progetto continua a dividere l’opinione pubblica. Pietro Salini, CEO di Webuild, si è scagliato contro i detrattori, definendo il Ponte “la più grande opera di ingegneria dai tempi di Cavour”.La prossima sfida sarà l’esito del CIPESS, per garantire la sostenibilità di un’opera che promette di cambiare il volto del Paese.