Reggio Calabria – La piaga dell’eroina torna a colpire duramente nella nostra provincia, con un bilancio di vittime che sembra non volersi arrestare.
Solo nelle ultime settimane, si registrano diversi decessi legati al consumo di questa pericolosa sostanza, riaccendendo l’allarme sulla diffusione delle droghe pesanti nel territorio.
Le forze dell’ordine e le autorità sanitarie locali confermano un incremento dei casi di overdose, spesso letali, riconducibili a una possibile presenza di partite di eroina tagliate con sostanze ancora più tossiche. Il drammatico fenomeno coinvolge persone di diverse fasce d’età, dimostrando come l’eroina non sia solo un problema delle generazioni passate, ma una minaccia attuale e in continua evoluzione.
Le testimonianze
“Il problema è più radicato di quanto si immagini,” afferma un medico del pronto soccorso dell’Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. “Molti giovani arrivano in condizioni critiche, e spesso è troppo tardi per intervenire. Serve più prevenzione, ma anche un maggiore supporto per chi cerca di uscire dalla dipendenza.”
Dello stesso avviso anche gli operatori delle comunità di recupero, che denunciano una carenza di risorse e strutture adeguate per affrontare il fenomeno. “Molti dipendenti non sanno a chi rivolgersi, e finiscono intrappolati in un circolo vizioso di solitudine e disperazione,” dichiara un volontario.
Un appello alle istituzioni
La comunità reggina è in lutto e chiede con forza interventi più incisivi. Le famiglie delle vittime, tra dolore e rabbia, puntano il dito contro la mancanza di campagne di sensibilizzazione mirate e di controlli sul territorio. “Non possiamo continuare a perdere vite in questo modo,” afferma un genitore colpito dal lutto.
Intanto, le forze dell’ordine intensificano le indagini per risalire ai trafficanti responsabili della diffusione di queste sostanze letali, e invitano i cittadini a collaborare segnalando eventuali attività sospette.
La strada verso la speranza
Per contrastare questa emergenza, non basta l’azione repressiva. È necessario investire nella prevenzione, nell’educazione e nel sostegno alle persone vulnerabili. Solo un’azione congiunta tra istituzioni, scuole, famiglie e associazioni del territorio potrà arginare questa tragica ondata e restituire speranza a chi vive nella morsa della dipendenza.
La lotta è ancora lunga, ma la comunità di Reggio Calabria non può arrendersi di fronte a questa sfida.