Search
Close this search box.
Categorie
News

La Commissione VIA e VAS analizza l’Analisi Costi-Benefici del “Ponte sullo Stretto”: mancanze metodologiche, esternalità ambientali e ipotesi controverse

Analisi del Parere n. 19/2024 sul Progetto del Ponte sullo Stretto di Messina: Criticità e Impatti Economico-Sociali

La Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale – VIA e VAS, attraverso il parere n. 19 del 13 novembre 2024, ha esaminato il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, presentato dal proponente, la Stretto di Messina S.p.A., con particolare attenzione alla sua Analisi Costi-Benefici (ACB). Il parere evidenzia importanti lacune metodologiche, aspetti non approfonditi e criticità legate alla valutazione economico-finanziaria e ambientale del progetto.

1. Il Contesto Normativo e Metodologico dell’Analisi

Il Proponente ha dichiarato di aver utilizzato le Linee Guida Operative del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, integrate con il documento europeo “EU Grants: CINEA Guide on Economic Appraisal for CEF-T Transport Projects”, aggiornato al luglio 2022. Tuttavia, la Commissione sottolinea che l’analisi presentata appare incompleta in diverse aree chiave, in particolare:

  • Esternalità ambientali: la valutazione è parziale e non include una stima esaustiva dei danni ambientali e dei costi legati al cambiamento climatico, nonostante questi possano avere un impatto significativo sui costi operativi futuri.
  • Contesto socio-economico: la descrizione del quadro regionale, fondamentale per una valutazione completa, utilizza dati obsoleti (2018-2020) senza aggiornamenti né giustificazioni, pur evidenziando correttamente il contesto di svantaggio economico delle regioni Sicilia e Calabria.

2. Criticità nell’Analisi Finanziaria e nei Costi di Mitigazione Ambientale

L’ACB (Analisi Costi-Benefici) manca di una completa analisi finanziaria, obbligatoria per determinare l’equilibrio economico del progetto. Il documento cita un Piano Economico-Finanziario (PEF) in fase di definizione, che non è stato incluso nella valutazione, rendendo impossibile stimare correttamente l’impatto finanziario del ponte.

Un altro punto critico è legato ai costi di mitigazione e compensazione ambientale. Sebbene il Proponente riporti una stima complessiva delle opere di mitigazione, non vi è dettaglio su:

  1. Tipologia di interventi previsti per compensare gli impatti ambientali.
  2. Valutazione dei costi derivanti dal cambiamento climatico, inclusi l’innalzamento del livello del mare e l’aumento di eventi meteorologici estremi, come indicato dalla Commissione Europea nel documento C(2021) 5430.

Inoltre, il valore residuo del progetto, stimato in 8.476 milioni di euro al 2062, non è adeguatamente spiegato. La Commissione rileva che un valore mal calcolato può falsare i risultati dell’ACB, sovrastimando i benefici economici futuri.

3. Benefici e Ipotesi Controverse sull’Economia del Ponte

I benefici principali indicati dal Proponente derivano da:

  • Risparmio nei tempi di viaggio e trasporto: stimati in 8,8 miliardi di euro, rappresentano la componente più rilevante del rapporto B/C.
  • Riduzione dei costi esterni da emissioni di gas serra: pari a un valore attuale netto di 5,2 miliardi di euro, nonostante l’elevato costo stimato per le emissioni durante la fase di costruzione (457 milioni di euro).

Tuttavia, la cessazione dei servizi di traghettamento, considerata nell’ipotesi di traffico del Proponente, è definita “controversa” dalla Commissione. Questa decisione potrebbe influenzare negativamente il contesto socio-economico delle aree interessate e solleva dubbi sulla reale sostenibilità sociale del progetto. Inoltre, spiega la Commissione, non si entra nel merito della correttezza dei dati sul traffico, né si discute oltre modo delle ipotesi descritte dal Proponente e in modo particolare la “cessazione di tutti i servizi di traghettamento sullo Stretto da Rada San Francesco ed i servizi di traghettamento da Messina Porto Storico” (ipotesi che si ritiene molto controversa).

4. Valutazione del Prezzo Ombra del Carbonio

La stima delle emissioni di gas serra utilizza valori del prezzo ombra del carbonio superiori a quelli indicati dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI). La Commissione sottolinea che tali valori, soprattutto dopo il 2050, risultano difficilmente giustificabili, dato che l’Europa dovrebbe aver raggiunto la neutralità climatica. L’adozione di valori così elevati, se non adeguatamente supportata, potrebbe gonfiare i benefici economici stimati, rendendo il progetto artificialmente vantaggioso.

In sintesi, non viene effettuata un’analisi di sensibilità combinata che valuti contemporaneamente una riduzione della domanda e un aumento dei costi. Le stime elevate per il prezzo ombra del carbonio e la mancanza di dati aggiornati sui benefici relativi alla riduzione dei tempi di viaggio sollevano dubbi sulla solidità dell’analisi.

5. Analisi di Sensitività: Una Valutazione Limitata

Il Proponente ha condotto un’analisi di sensibilità considerando:

  • Una riduzione della domanda di trasporto del 10%.
  • Un aumento dei costi del 26%.

Tuttavia, manca una valutazione combinata di questi scenari, che avrebbe permesso una comprensione più robusta dei rischi associati al progetto.

Conclusioni della Commissione – Riassunto Dettagliato

La Commissione, analizzando l’ACB presentata dal Proponente, riconosce che il progetto del ponte sullo Stretto di Messina, pur presentando diverse criticità, risulta economicamente vantaggioso, secondo le stime fornite. Di seguito le principali conclusioni:

Importanza dei benefici economici:
Accettando le ipotesi di base, soprattutto quelle legate alla riduzione dei tempi di viaggio, il beneficio economico risulta determinante per giustificare l’opera e consolidare i risultati finali dell’ACB.

Valore economico netto:
Il progetto, ipotizzando una remunerazione dei fattori produttivi al tasso del 3% reale, genera un valore attuale netto (VAN) economico pari a 3,9 miliardi di euro. Questo risultato tiene conto dei benefici economici derivanti dalla riduzione dei costi di viaggio e di trasporto, nonché della diminuzione dei costi esterni legati alle emissioni di gas serra.

Benefici principali:

Riduzione dei tempi di viaggio:
Si stimano benefici economici per un valore attuale di 8,8 miliardi di euro, derivanti dal risparmio di tempo per passeggeri e merci. Questo beneficio rappresenta una delle voci più significative nel calcolo della redditività dell’opera.

Riduzione dei costi esterni da emissioni di gas serra:
Il beneficio netto, al netto delle emissioni prodotte durante la fase di cantiere, è valutato in 5,2 miliardi di euro.

Indicatori economici:

Rapporto Benefici/Costi (B/C):
Calcolato in 1,42, indica che i benefici complessivi superano i costi.

Tasso Interno di Rendimento (TIR):
Valutato in 4,51%, evidenzia una redditività positiva del progetto rispetto ai costi sostenuti.

Criticità rilevate:

Riduzione dei tempi di viaggio:
Le stime sui risparmi di tempo, elemento cruciale per la valutazione economica del progetto, non possono essere scientificamente ridiscusse per l’assenza di dati specifici e puntuali. La validità dei benefici economici dipende fortemente da questa ipotesi, rendendola una variabile determinante per l’intera valutazione.

Emissioni e mitigazioni:
Sebbene il Proponente stimi il beneficio netto derivante dalla riduzione delle emissioni, non vengono forniti dettagli adeguati sulle emissioni prodotte in cantiere e sugli interventi di mitigazione previsti.

Riflessioni Finali

Il parere n. 19/2024 mette in luce l’importanza di approfondire gli aspetti economico-finanziari, ambientali e sociali del progetto, per garantire una valutazione realmente trasparente e completa. La realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina rappresenta una sfida cruciale per lo sviluppo delle regioni meridionali, ma le criticità sollevate richiedono risposte dettagliate, documentate e solide prima di procedere.