Un vento di tramontana, seppur debole e durato solo poche ore alle prime luci del 21 novembre 2024, è bastato per risvegliare un antico timore tra gli abitanti di Cannitello, frazione costiera di Villa San Giovanni
I ricordi delle devastanti mareggiate passate, quando il mare irrompeva con forza sulla Via Vittorio Emanuele, sono ancora vivi nella memoria collettiva.
“Una semplice tramontana e abbiamo rivisto il mare minaccioso avvicinarsi,” scrive un residente sui social, esprimendo una preoccupazione condivisa da molti. Particolarmente esposti sono i proprietari delle case danneggiate negli anni precedenti, che avevano riposto fiducia negli interventi di mitigazione realizzati lungo la costa, in particolare il riposizionamento di sabbia all’ex foce del torrente Zagarella.
Tuttavia, l’efficacia di tali interventi è stata messa in discussione sin dal principio. Secondo alcuni cittadini, quella sabbia avrebbe creato solo una temporanea battigia, utile per posizionare sedie e ombrelloni durante l’estate, ma ben poco efficace come difesa contro la forza delle mareggiate. “Non saranno certo i castelli di sabbia a proteggere Cannitello,” commenta amaramente un abitante, sintetizzando il sentimento generale di insicurezza.
Da circa due anni, la natura sembra aver risparmiato il borgo: i venti di scirocco, predominanti in questo periodo, hanno tenuto lontane le temibili tramontane, ma l’illusione di un “accordo con la natura” è stata bruscamente interrotta. “Non c’è patto con il mare,” ripetono i più anziani, consapevoli che si tratta solo di una tregua temporanea.
Gli esperti da tempo avvertono della necessità di interventi strutturali più incisivi per la protezione della costa. Il problema, tuttavia, rimane complesso: richiede non solo risorse economiche significative, ma anche un’attenta pianificazione che tenga conto della natura dinamica e imprevedibile del mare.
Intanto, la breve tramontana di questa mattina è stata un avvertimento chiaro. Cannitello è ancora vulnerabile, e la paura è tornata a serpeggiare tra gli abitanti, preoccupati per il prossimo inverno. I cittadini chiedono interventi più seri e duraturi, consapevoli che il mare non aspetta e che le sue prossime ondate potrebbero essere ben più devastanti.