Il ponte più lungo al mondo non è solo un capolavoro di ingegneria, ma anche un esempio di efficienza in termini di costi e tempistiche. Stiamo parlando del Danyang-Kunshan Grand Bridge, un’imponente infrastruttura che attraversa il territorio cinese per 164,8 chilometri, collegando le città di Danyang e Kunshan nella provincia del Jiangsu.
Questa maestosa opera, inaugurata nel 2011, è entrata nel Guinness dei Primati e continua a stupire per le sue caratteristiche tecniche e il suo ruolo nel trasformare i trasporti in Cina.
Un costo record per un’opera straordinaria
Il ponte ha richiesto un investimento complessivo di 8,5 miliardi di dollari, ovvero una media di 51 milioni di dollari per chilometro. Per confronto, il discusso progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, con una lunghezza prevista di soli 3,6 chilometri, ha un costo stimato di 11,6 miliardi di euro, ben superiore a quello dell’infrastruttura cinese. Inoltre, mentre la costruzione del Danyang-Kunshan è stata completata in soli 4 anni, l’inaugurazione del ponte italiano è prevista per il 2032, ammesso che i lavori vengano effettivamente approvati.
Caratteristiche tecniche e paesaggi mozzafiato
Il Danyang-Kunshan Grand Bridge si erge a 30 metri di altezza, attraversando un territorio complesso fatto di risaie, fiumi, laghi e canali. Dei suoi 164,8 chilometri, ben 114 chilometri sono dedicati alla linea ferroviaria ad alta velocità Pechino-Shanghai, un collegamento cruciale per il trasporto cinese. Il ponte attraversa zone suggestive, come il lago Yangcheng, dove corre per circa 9 chilometri immerso in un paesaggio spettacolare.
Nonostante la complessità del terreno, caratterizzato da fragilità e instabilità, l’opera è stata resa possibile grazie alla costruzione di viadotti sopraelevati sicuri. Per realizzarla sono stati utilizzati 4.000 travi in cemento rinforzato con fili d’acciaio ad alta tensione, capaci di sopportare l’enorme traffico ferroviario giornaliero.
Tecnologia antisismica e sicurezza
La Cina è un territorio soggetto a frequenti terremoti e tifoni. Per questo, il ponte è stato progettato incorporando tecnologie antisismiche avanzate. Alla base dei piloni sono stati installati cuscinetti elastomerici e piastre di scorrimento che consentono movimenti laterali controllati. Queste soluzioni garantiscono non solo la sicurezza dei passeggeri, ma anche la longevità dell’infrastruttura.
Benefici tangibili per i trasporti
Il Danyang-Kunshan ha rivoluzionato i trasporti cinesi, riducendo notevolmente i tempi di viaggio. Ad esempio, la tratta tra Ningbo e Jiaxing, che prima richiedeva 4 ore e mezza, ora si percorre in circa due ore. L’opera ha anche contribuito a snellire il traffico nelle aree congestionate, migliorando significativamente la qualità della vita per milioni di persone.
Un confronto che lascia l’amaro in bocca
L’efficienza cinese nella costruzione di grandi opere pone in luce le criticità del progetto italiano sullo Stretto di Messina, da anni al centro di dibattiti, ritardi e costi in continua crescita. Mentre il Danyang-Kunshan dimostra come l’ambizione e l’ingegno possano concretizzarsi in tempi record, il ponte italiano resta un sogno costoso e lontano, che fatica a trovare una via di realizzazione.
Con il Danyang-Kunshan Grand Bridge, la Cina conferma ancora una volta la sua leadership nell’ingegneria delle grandi infrastrutture, ponendosi come modello di riferimento per efficienza, innovazione e visione strategica.