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La Verità su Villa San Giovanni: E-Koru Risponde al Sindaco sui Ritardi nei Pagamenti del Comune e Chiede l’Intervento del Prefetto

La ditta E-Koru denuncia i ritardi del Comune di Villa San Giovanni nei pagamenti delle mensilità arretrate e critica la comunicazione della sindaca Caminiti, chiedendo un confronto urgente con la Prefettura. E-Koru valuta azioni legali per le presunte dichiarazioni false divulgate.

La situazione legata al servizio di igiene urbana del Comune di Villa San Giovanni, affidato alla ditta E-Koru, è divenuta sempre più complessa, e ieri l’azienda ha voluto fare chiarezza tramite un comunicato ufficiale.

E-Koru denuncia che il Comune non ha rispettato gli impegni presi sui pagamenti delle mensilità arretrate, creando un clima di incertezza e tensione tra i dipendenti e mettendo a rischio la continuità del servizio essenziale di raccolta dei rifiuti.

Ritardi nei pagamenti da parte del Comune
Secondo quanto riportato da E-Koru, il Comune di Villa San Giovanni ha provveduto a pagare solo la mensilità di maggio il 10 ottobre scorso. Durante un incontro tenutosi il 14 ottobre con la Prefettura, la sindaca aveva dichiarato che il Comune avrebbe saldato anche la mensilità di giugno entro la prima settimana di novembre. Tuttavia, a metà novembre, questo impegno non è stato ancora rispettato. Ad oggi, dunque, le mensilità di giugno, luglio e agosto restano arretrate, e si avvicina anche la scadenza per il pagamento di settembre.

Rispetto del Contratto da parte di E-Koru
La ditta ha ribadito di aver rispettato in pieno le condizioni stabilite dal Contratto d’appalto, in base al quale è tenuta a garantire il pagamento ai dipendenti di due mensilità in più rispetto a quelle effettivamente pagate dal Comune. In linea con questa clausola, E-Koru conferma di aver erogato il pagamento della mensilità di giugno già a partire dal 28 agosto, insieme alla Quattordicesima e ai buoni pasto fino ad agosto. L’azienda afferma quindi di aver onorato tutti i suoi impegni contrattuali nei confronti del personale, nonostante il Comune sia indietro nei pagamenti.

La rinuncia di E-Koru alla riunione dell’8 novembre
E-Koru, inoltre, ha spiegato i motivi della sua assenza alla riunione convocata per l’8 novembre, indetta dal Comune per chiarimenti sulla situazione. La decisione di non partecipare è stata presa dopo aver ricevuto, lo stesso giorno alle ore 14:22, una comunicazione ufficiale firmata dal tecnico comunale Foti, in cui venivano attivati i cosiddetti “Poteri Sostitutivi” da parte del Comune. Tale misura, secondo E-Koru, rappresenta una chiara indicazione che il Comune aveva già stabilito la sua posizione sulla questione, rendendo superflua una riunione per ulteriori chiarimenti.

Richiesta di un incontro con il Prefetto e valutazioni legali
A fronte della situazione di stallo e della mancata risposta del Comune, E-Koru ha deciso di inviare una risposta formale al Comune, chiedendo contestualmente un incontro urgente con il Prefetto di Reggio Calabria. L’azienda sottolinea l’importanza di avere un confronto diretto e trasparente con le istituzioni al fine di risolvere una volta per tutte i problemi di natura amministrativa e finanziaria che stanno compromettendo il servizio.

Parallelamente, E-Koru comunica che sta valutando, insieme ai propri legali, le azioni da intraprendere nei confronti della sindaca Caminiti. Il motivo, secondo il comunicato, sono alcune dichiarazioni pubbliche rilasciate dalla sindaca in un recente video, che l’azienda ritiene false e lesive della propria reputazione. In attesa della risposta da parte della Prefettura, E-Koru si riserva dunque di procedere per vie legali, se necessario, per difendere la propria immagine e tutelare gli interessi dei dipendenti e del servizio pubblico che gestisce.

Una vicenda che getta nuova luce sulle difficoltà di gestione e coordinamento tra il Comune di Villa San Giovanni e la ditta appaltatrice E-Koru, e solleva interrogativi sulle responsabilità e sui tempi necessari per risolvere la situazione. La richiesta di E-Koru per un incontro con il Prefetto appare come un tentativo di trovare una soluzione istituzionale che consenta di superare lo stallo e garantire il regolare funzionamento del servizio di igiene urbana, a tutela dei lavoratori e della cittadinanza.