Il progetto del “Ponte sullo Stretto” continua a far discutere, con le nuove osservazioni dell’Ing. Antonino Risitano. L’Ingegnere, esprime la sua un’opinione in modo molto forte e deciso: il progetto del ponte è tutt’altro che definitivo.
Dalle osservazioni dell’Ing. Antonino Risitano, emergono le sue perplessità sulla relazione di risposta presentata dalla Società Stretto di Messina S.p.A. in merito alle richieste di integrazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) con scadenza per la presentazione il 13 ottobre.
Queste osservazioni si sono in particolare concentrate sulla risposta della Società Stretto di Messina S.p.A. alle 239 richieste di integrazione sollevate dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) lo scorso 15 aprile.
Le richieste del MASE toccano aspetti fondamentali, tra cui la Valutazione di impatto ambientale (VIA), la Valutazione di incidenza (Vinca) sui siti Natura 2000, il Piano di utilizzo delle terre (PUT) e la Verifica di ottemperanza. Queste questioni sono cruciali per garantire che il progetto rispetti gli standard ambientali e le normative vigenti.
L’Ing. Antonino Risitano ha criticato la Società Stretto di Messina S.p.A. per la frettolosità e l’erroneità delle controdeduzioni presentate in risposta ai rilievi da lui sollevati riguardo ai gravi difetti del progetto del Ponte sullo Stretto. Risitano ha evidenziato l’omissione di indagini fondamentali “a fatica” sui cavi portanti, che rappresentano il principale elemento costruttivo della struttura.
Secondo lui, questa mancanza non solo mette in discussione l’affidabilità della struttura, ma coinvolge anche la Commissione VIA-VAS nel dovere di affrontare seriamente le lacune dell’iter amministrativo di approvazione del progetto. Risitano sottolinea che, nel progetto definitivo del 2011 (riproposto senza modifiche da Webuild nel 2023), erano già indicate le prove necessarie per i cavi, e quindi queste prove avrebbero dovuto essere eseguite. In caso contrario, il progetto avrebbe dovuto essere modificato, poiché la verifica delle capacità portanti è cruciale per la realizzabilità dell’opera.
Invece, il Progettista e la SAM hanno trascurato questo impegno, optando per verifiche alternative, le quali richiederebbero comunque un nuovo elaborato conforme, da testare secondo le normative vigenti. Ciò implicherebbe la necessità di riprendere l’intero processo di approvazione del progetto. Risitano, quindi, richiede un’attenzione seria e rigorosa a queste problematiche, ritenendo inaccettabile procedere senza le adeguate verifiche strutturali.
L’Ing. Antonino Risitano analizza le “controdeduzioni” della Società Stretto di Messina S.p.A. riguardo al progetto del Ponte sullo Stretto, evidenziando diverse incongruenze e critiche.
Innanzitutto, la SAM sostiene che il progetto sia definitivo e approvato da esperti di fama mondiale. Risitano ribatte che, sebbene il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici avesse dato un parere favorevole nel 1987, questo è stato condizionato da raccomandazioni tecniche che non sono state adeguatamente considerate nel progetto del 2011. Il Prof. Misiti, allora presidente del Consiglio, ha sottolineato la necessità di una revisione più approfondita. Inoltre, un Gruppo di Lavoro del 2021 ha suggerito soluzioni alternative a campata unica, dimostrando che vi sono dubbi sulla scelta progettuale attuale.
Risitano contesta anche la presunta indipendenza del Comitato Scientifico, che opera all’interno della SAM e include membri già legati al progetto, i quali hanno storicamente sostenuto la realizzabilità del ponte a campata unica. Sebbene il Comitato abbia espresso un parere positivo per l’approvazione del progetto, ha emesso ben 68 “raccomandazioni” su questioni tecniche cruciali. Queste osservazioni indicano carenze significative nel progetto originale e suggeriscono che almeno 13 verifiche precedentemente richieste non siano state effettuate, evidenziando la necessità di ulteriori approfondimenti.
Infine, Risitano menziona come il parere positivo del Comitato sia stato percepito come compiacente e fuorviante, sollevando interrogativi su possibili irregolarità che hanno attirato l’attenzione dell’Autorità giudiziaria con riguardo a varie ipotesi di reato. In sintesi, Risitano chiede una revisione seria e approfondita del progetto, sottolineando le insufficienze e le contraddizioni presenti nel progetto.