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Ponte sullo Stretto, Villa San Giovanni: Niente ponte sulle faglie e stop agli espropri

Ponte sullo Stretto – L’Amministrazione di Villa San Giovanni (RC) ha concluso il lavoro per le osservazioni concernenti la documentazione presentata dalla Stretto di Messina nell’ambito delle richieste di integrazione del Mase.

È stato un lavoro lungo, dettagliato, condiviso, che è stato perfezionato in questi ultimi giorni per inviare al Mase un documento tecnico scientifico in buona parte esposto durante il consesso del 9 ottobre, dove la maggioranza ha espresso forti perplessità sulle integrazioni presentate dalla Stretto di Messina S.p.A., sollevando dubbi sulla tutela del territorio e sulla fattibilità dell’opera.

Il sindaco, Giusy Caminiti, ha annunciato che chiederà la sospensione della procedura di esproprio fino alla presentazione del progetto esecutivo e ribatte: “tanti gli aspetti considerati, con il supporto di molti professionisti che ringraziamo per l’impegno e la passione dimostrati: dalle faglie attive e capaci, alla tutela di Forte Beleno al piano di cantierizzazione”.

I temi affrontati ricoprono valore non solo ambientale e urbano ma anche culturale, di identità territoriale, di una città che non vuole soccombere ad un progetto che allo stato attuale non da nessuna garanzia, dimostrandolo in tante occasioni pubbliche organizzate da questa Amministrazione o alle quali questa amministrazione ha partecipato.

I principali punti di contrasto

Mancanza di dettagli nel progetto: I consiglieri comunali hanno sottolineato la carenza di informazioni precise sul progetto, in particolare riguardo agli impatti ambientali e alle opere complementari.
Rischio per il territorio: Si temono gravi conseguenze per il territorio, come la demolizione di abitazioni e l’impatto sul patrimonio ambientale e paesaggistico.
Dubbi sulla fattibilità: Vengono citati esempi di grandi ponti sospesi in cui la componente ferroviaria è stata successivamente abbandonata per motivi tecnici.
Faglie attive: La zona interessata dal progetto, in particolare Cannitello, è caratterizzata dalla presenza di faglie attive e capaci che interferiscono con le opere progettate, una zona non edificabile. Le faglie non sono isolate, ma appaiono parte integrante di un sistema sismico complessivo, peraltro ben noto e legato ad eventi sismici documentati.
Assenza di un vero progetto: La mancanza di un progetto definitivo rende difficile valutare l’impatto reale dell’opera e prendere decisioni informate.

Possibili sviluppi
Le controsservazioni presentate dall’amministrazione guidata dal sindaco Caminiti potrebbero avere importanti ripercussioni sull’iter progettuale del Ponte. È probabile che si apra una fase di confronto tra le istituzioni locali e gli enti coinvolti.