Search
Close this search box.
Categorie
News

Ponte sullo Stretto: l’ora della verità. Novembre mese cruciale

VIA-VAS e CIPESS, gli ultimi ostacoli prima dell’avvio dei lavori

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina entra nel vivo. Le ultime settimane sono state decisive per definire i tempi e le modalità di realizzazione di questa mega-infrastruttura, destinata a rivoluzionare i collegamenti tra Sicilia e Calabria.

Un cronoprogramma serrato
Secondo l’aggiornamento fornito dalla società Stretto di Messina, i prossimi mesi saranno cruciali per superare gli ultimi ostacoli burocratici e avviare i lavori sul campo. Le date chiave da segnare in calendario sono:

  • 11 novembre 2024: La Commissione VIA-VAS è chiamata a pronunciarsi sul progetto definitivo.
  • 30 novembre 2024: Il CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica) darà il via libera definitivo all’opera.
  • 20 dicembre 2024: Partiranno le prime “attività anticipate”, ovvero una serie di lavori preparatori che potranno essere avviati immediatamente dopo l’approvazione del Cipess.
  • 14 maggio 2025: Inizieranno le demolizioni delle prime strutture.
  • 17 agosto 2025: Verrà inaugurato il cantiere operativo di Ganzirri.

Cosa sono le “attività anticipate”?
Si tratta di una serie di interventi preliminari che non richiedono l’approvazione del progetto esecutivo e che possono essere avviati immediatamente dopo il via libera del Cipess. Tra queste:

  • Espropri: Acquisizione delle aree necessarie per la realizzazione del ponte.
  • Bonifiche: Rimozione di eventuali ordigni bellici o materiali inquinanti.
  • Indagini archeologiche: Verifica della presenza di reperti di interesse storico-archeologico.
  • Allestimento cantieri: Preparazione delle aree di lavoro.
  • Indagini geologiche: Studio del sottosuolo per garantire la stabilità dell’opera.

Un’opera strategica per il Paese
Il Ponte sullo Stretto rappresenta una sfida ingegneristica senza precedenti e un’opportunità di sviluppo per tutto il Mezzogiorno. L’opera, una volta completata, consentirà di ridurre drasticamente i tempi di percorrenza tra Sicilia e Calabria, favorendo lo sviluppo economico e sociale delle due regioni.

Le incognite che restano
Nonostante l’ottimismo degli addetti ai lavori, restano ancora alcune incognite. In primo luogo, è necessario attendere le decisioni delle commissioni tecniche e dei comitati interministeriali. Inoltre, non sono da sottovalutare le possibili opposizioni da parte delle associazioni ambientaliste e dei comitati cittadini.