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Il ministro Piantedosi al Corriere della sera «L’antifascismo? Proteggeremo gli ebrei dagli estremisti»

Intervista del ministro dell’Interno al quotidiano Corriere della sera «L’antifascismo? Per il governo valore condiviso. Proteggeremo gli ebrei dagli estremisti», di Fiorenza Sarzanini.

Ministro Piantedosi anche quest’anno lei sarà a Bologna per rappresentare il governo durante le commemorazioni della strage. Crede di poter essere chiaro sulla matrice?

«Sono stato designato e ne sono onorato anche perché da Bologna hanno detto “bene, è uno che ci conosce”. Conosco la città, conosco la storia della strage, che cosa ha rappresentato e rappresenta. La matrice della strage è neofascista: è accertata da sentenze definitive e nessuno le può mettere in discussione».

Lo scorso anno ci sono state molte polemiche proprio perché nessuno nel governo è stato così netto.

«Parlai a nome di tutto il governo in maniera inequivocabile. La condanna giudiziaria di persone che si definivano orgogliosamente neofasciste non lascia equivoci. E lo dimostrano anche le ultime sentenze».

Spazziamo finalmente il campo dal revisionismo?

«Se dopo quarant’anni c’è stata un’univoca conclusione giudiziaria rispetto alla matrice, non ci sono elementi di discussione. Per chi rappresento adesso, il governo nella sua interezza, è un dato acquisito. Il rischio di un ritorno in Italia di un regime di stampo fascista è pari a zero. Nessun partito politico in Parlamento è nemmeno lontanamente assimilabile al fascismo. L’antifascismo è e deve rimanere un valore condiviso. E non può trasformarsi in uno strumento ideologico per attaccare politicamente e delegittimare l’avversario».

I saluti romani, le aggressioni verbali e fisiche che cosa sono?

«Se ci sono gruppi che inneggiano al fascismo, vanno condannati da tutti con fermezza. Ma dobbiamo essere consapevoli che non sono in grado in alcun modo di incidere sulla vita democratica del Paese. Ove una formazione provasse a organizzarsi come un partito di ispirazione fascista, esso sarebbe contrastato e sciolto, non appena si concretizzassero gli elementi previsti dalla legge».

La sensazione è che gruppi di estrema destra come CasaPound e Forza Nuova sentano che con il centrodestra al governo il clima è cambiato e possano godere di impunità.

«Ĕ un’ipotesi che va respinta nella maniera più assoluta e non credo affatto che possano sentirsi legittimati dal contesto politico. Posso garantire che il governo non dà e non darà mai copertura o legittimazione a frange estremiste. La dimostrazione è in quello che stiamo facendo e in quello che abbiamo fatto. In tutti i casi saliti all’attenzione delle cronache le forze di polizia sono intervenute con puntualità e fermezza nell’attribuire a ognuno le proprie responsabilità».

Dopo l’aggressione al giornalista della Stampa Andrea Joly il presidente Sergio Mattarella ha parlato di atto eversivo.

«E io da ministro dell’Interno posso garantire e ribadire che non ci sono spazi di impunità. Al Viminale c’è un osservatorio che monitora attentamente il fenomeno delle violenze contro la stampa insieme agli stessi rappresentanti dei giornalisti. Per noi il caposaldo principale è la libertà di pensiero e di espressione, soprattutto di chi per lavoro deve informare e documentare la realtà. Le azioni delle frange estreme, di destra come di sinistra, che agiscono in maniera violenta certamente non fanno mai bene a nessun governo e a nessuna maggioranza. Danneggiano il clima politico laddove invece una pacifica dialettica avvantaggia tutti».

Si trattava di estremisti di destra.

«Ĕ un atto gravissimo. Per questo ringrazio la questura di Torino che è riuscita a individuare in brevissimo tempo gli aggressori. Ora è tutto nelle mani della magistratura. La nostra linea è quella dell’intransigenza totale verso chi utilizza la violenza politica e questo non riguarda soltanto i casi in cui le vittime sono i giornalisti. Simili atti hanno e avranno sempre priorità di attenzione da parte degli organi investigativi. Come dimostrano tutti i casi recentemente accaduti».

Però sullo scioglimento di CasaPound è ancora tutto fermo.

«È stato più volte chiarito che, per poter procedere allo scioglimento, è necessaria una pronuncia della magistratura. Questo è confermato dal fatto che anche altri precedenti governi guidati dalla sinistra non hanno inteso procedere allo scioglimento».

Le manifestazioni antisemite stanno aumentando. Quanto sta accadendo in Israele fa aumentare i rischi in Italia?

«Abbiamo dovuto innalzare la vigilanza su centinaia di obiettivi sensibili riferibili a Israele o alle comunità ebraiche. Siamo in una situazione di costante allerta, senza per questo che ci debba essere allarmismo. È vero, da tempo c’è un aumento delle manifestazioni legate al conflitto israelopalestinese con una radicalizzazione delle posizioni. Ho detto più volte che c’è sicuramente stato un rigurgito antisemita, sovente mascherato da posizioni critiche contro Israele. C’è un aumento di fatti che riguarda forme più estreme di contestazione: incendio delle bandiere israeliane, tentativi di aggressione alla brigata ebraica, forme varie di intolleranza. Tutti atti su cui è forte l’attenzione e l’attività di contrasto da parte delle forze di polizia».

La senatrice Liliana Segre si è chiesta se deve avere ancora paura.

«L’ho rassicurata pubblicamente e l’ho fatto a nome dell’intero governo. Perché lei rappresenta per gli italiani una icona della democrazia e della lotta contro ogni forma di discriminazione e intolleranza. Dobbiamo difendere in ogni modo il suo impegno e quello che lei rappresenta per tutti. Né la senatrice Segre né nessun altro dovranno mai avere paura. Sull’uso della violenza non faremo sconti a nessuno».