Il 16 luglio 2024, sotto la Presidenza italiana, i Ministri del Commercio del G7 si sono riuniti a Villa San Giovanni – Reggio Calabria con i Rappresentanti di Australia, Brasile, Cile, India, Kenya, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Turchia e Vietnam.
Nel cuore del Mediterraneo, dove nel corso dei secoli si sono intrecciate le civiltà e sono fioriti gli scambi commerciali, i Ministri hanno discusso di come favorire la cooperazione sulle sfide comuni, promuovere un sistema commerciale libero ed equo e rafforzare le catene di approvvigionamento.
In considerazione del ruolo fondamentale del mondo imprenditoriale, incluse le Piccole e Medie Imprese, nella “Sessione di sensibilizzazione” i Ministri sono stati affiancati da rappresentanti del Business 7. Alla discussione, che aveva per obiettivo ultimo quello di consentire al commercio di continuare ad essere motore di crescita e stabilità, hanno preso parte anche il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio e il Segretario Generale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.
Nell’attuale panorama mondiale in rapida evoluzione, la resilienza delle catene di approvvigionamento è emersa come un fattore critico per il mantenimento e la promozione della stabilità e della crescita economica. Le recenti interruzioni degli scambi commerciali hanno evidenziato la necessità di catene di approvvigionamento solide e flessibili, in grado di resistere alle sfide, dalle pandemie alle tensioni geopolitiche. Rafforzare la resilienza delle catene di approvvigionamento non significa solo mitigare i rischi, ma anche cogliere le opportunità per migliorare l’efficienza e l’innovazione, investendo in tecnologie avanzate, diversificando le fonti e promuovendo una maggiore collaborazione tra i settori. Soprattutto, significa approfondire la collaborazione tra governi e imprese in uno spirito di cooperazione e fiducia reciproca.
Le attuali minacce a livello mondiale, in particolare la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, compresi i suoi continui tentativi di ostacolare il commercio marittimo nel Mar Nero, e i persistenti attacchi degli Houthi contro le navi commerciali in transito nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden compromettono seriamente sia le catene di approvvigionamento che il regolare funzionamento dei porti nelle aree coinvolte, compreso il Mediterraneo.
Di fronte a tali sfide, le libertà di scambio e di navigazione sono fondamentali per il commercio e la crescita globale. Un accesso incondizionato ai mercati internazionali e alle rotte marittime consente un movimento efficiente di beni, servizi e risorse. Garantire queste libertà richiede uno sforzo collettivo per assicurare che il sistema commerciale mondiale rimanga aperto e inclusivo, a beneficio di tutti i partecipanti e a favore della stabilità e della prosperità globale.
Allo stesso modo, il libero scambio e i principi stabiliti dall’Organizzazione Mondiale del Commercio rimangono gli elementi costitutivi della prosperità economica globale. Essi forniscono un quadro di riferimento in cui i Paesi possono impegnarsi in una concorrenza leale, ridurre gli ostacoli al commercio e promuovere l’integrazione economica.
Adattare le regole dell’Organizzazione alle nuove realtà e alle innovazioni tecnologiche è il modo migliore per assicurare che essa continui a svolgere il suo ruolo essenziale nel promuovere il commercio e la crescita economica e garantisca condizioni di parità per tutti.
In un contesto in continua e rapida trasformazione quale quello attuale, l’intelligenza artificiale è fondamentale per ottimizzare la logistica delle catene di approvvigionamento e moltiplicare il fattore di crescita del commercio. Le innovazioni guidate dall’intelligenza artificiale possono ridurre significativamente i costi e aumentare il volume delle operazioni commerciali. Tuttavia, l’intelligenza artificiale comporta anche rischi per la sicurezza e sfide socio-economiche. Sfruttare il potenziale dell’Intelligenza Artificiale mitigandone i rischi, coerentemente con una trasformazione digitale incentrata sull’uomo, è essenziale anche per il futuro del commercio.