Anche le osservazioni della Città Metropolitana di Reggio Calabria, redatte dall’Ing. Foti, arrivano sui tavoli del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) – Direzione Generale, per la valutazione dell’impatto ambientale del “Ponte sullo stretto” sulla città di Reggio Calabria, per il collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria. L’organo ministeriale avrà 90 giorni di tempo per esaminare l’opera e le valutazioni, il termine ultimo il prossimo 24 maggio.
TESTO DELL’OSSERVAZIONE
OSSERVAZIONE N.1
L’importanza del progetto da esaminare e l’elevato numero di elaborati a corredo avrebbe richiesto maggiore chiarezza tra progetto originario, integrazioni e/o sostituzioni al medesimo. Anche la trasparenza degli atti approvati non risulta adeguata. Sono stati registrati mal funzionamenti del portale(giorno 10/4/2024 la pagina non funzionava). Non risulta reperibile l’atto di approvazione del progetto.
OSSERVAZIONE N.2
Il progetto del Collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria può essere ancora oggi catalogato, nonostante il tempo intercorso dalla sua precedente proposizione, quale “lotto/stralcio parzialmente funzionale”. Appare infatti evidente che l’assenza di qualsiasi livello di progettazione, e conseguentemente di previsione di tempi e costi, del raccordo ferroviario, rende l’intervento eventualmente funzionale al solo transito veicolare. Che poi il lotto relativo al raccordo ferroviario risulti di competenza di altro soggetto non può che aumentare i margini d’incertezza relativi alla completa realizzabilità e funzionalità dell’opera. Tale carenza inficia pesantemente l’attendibilità dell’analisi costi-benefici approvata dalla società concessionaria, che può ovviamente tenere conto solo del costo di realizzazione dell’opera di competenza, trascurando, a benefici invariati, il costo rilevante dei necessari raccordi ferroviari.
Anche le analisi di sostenibilità ambientale, come quelle di sostenibilità economica, risentono della mancanza di qualsiasi elemento relativo ai raccordi ferroviari impedendo di fatto, una valutazione di sostenibilità globale dell’intervento.
OSSERVAZIONE N.3
Pur tenendo conto delle previsioni di cui all’art.3 del D.L. n.35/2023, la relazione del progettista costituisce un mero rinvio al progetto esecutivo, con l’eccezione della proposta relativa all’illuminazione, delle criticità che hanno portato al giudizio di non ottemperanza del 2013. La relazione è una mera indicazione di possibili modalità di esecuzione di analisi ed indagini, in assenza delle quali, come già riportato nel parere del 2013 della Commissione CT-VA, non risulta possibile una adeguata valutazione di impatto dell’opera.
OSSERVAZIONE N.4
Il progetto definitivo continua ad essere carente di elaborati ed elementi di analisi obbligatori per legge per tale livello; ciò sia con riferimento al D.Lg. n.163/2006, sia con riferimento al vigente D.Lgs. n.36/2023. Si osserva in particolare che il progetto prevede, lato Calabria, una palificata continua in mare in corrispondenza delle torri (Tav. 0121; vedi in particolare sez.10) a contenimento dell’intervento di consolidamento del terreno di fondazione mediante jet-grouting e dell’allargamento, sempre lato mare, dell’attuale lungomare. Nella stessa area è inoltre previsto un pontile, quale opera provvisoria per l’attracco dei mezzi navali per il trasporto dei materiali. A fronte della previsione di opere a mare sia permanenti che provvisorie di notevole rilevanza ed impatto, non risultano effettuate indagini batimetriche, sedimentologiche, geognostiche e sismiche nell’area d’intervento, né studi meteomarini. Del tutto assente anche lo studio dell’evoluzione della linea di costa in assenza e presenza dell’opera. Adempimenti, quelli citati, previsti per legge a corredo del livello di progettazione definitiva e non rinviabili a successive fasi considerato anche, elemento del tutto trascurato dal progetto, che l’intervento ricade in area Rischio erosione molto elevato (R4) del PAI Calabria vigente al 2011 ed in area P3 – elevata pericolosità del Piano Stralcio Erosione Costiera attualmente vigente. Il progetto non risulta pertanto conforme al PAI.
OSSERVAZIONE N.5
Assente è qualsiasi previsione, lato Calabria, di interventi di difesa costiera e di ripascimento. Abbastanza evidente che l’opera di contenimento progettata, di cui all’osservazione 4, per la quale è stata prevista una parete riflettente, avrà un immediato impatto sulla linea di costa, determinando la perdita del litorale anche adiacente, e sui fondali del limitrofo SIC IT9350172 – Fondali da Punta Pezzo a Capo d’Armi. Le carenze sono dichiarate dallo stesso progettista che, a pag.60 dell’elaborato CZR1158, riporta: “per avere contezza della reale situazione insite nello stato dei luoghi deve essere predisposta un’apposita caratterizzazione meteomarina”.
Il rimando a successive fasi progettuali di studi ed indagini proposte, che già solo per motivi costruttivi dovrebbe essere a corredo del progetto definitivo, non può costituire ottemperanza alle specifiche e puntuali prescrizioni del parere del CT-VA e del MIBAC a riguardo.
OSSERVAZIONE N.6
Vengono riportati parte dei riferimenti degli strumenti urbanistici attuali (non citati per esempio il Piano Strategico della Città Metropolitana di Reggio Calabria approvato Delibera del Consiglio Metropolitano n. 25 del 15/05/2023 ed il Documento Preliminare del Piano Strutturale Comunale di Villa San Giovanni, ex articolo 27 e 27-quater della LUR n. 19/02, approvato con alle Deliberazioni di Consiglio Comunale n. 44 del 12 dicembre 2023 e n. 47 del 23 dicembre 2023 del PSC di Villa San Giovanni ), ma non viene effettuare alcuna analisi delle previsioni dei medesimi. Pur consapevoli che il progetto Ponte sia opera sovraordinata agli strumenti urbanistici vigenti, quanto osservato risulta in contrasto con la puntale prescrizione n.1 della Delibera CIPE del 2003 di approvazione del progetto preliminare in base alla quale il progetto definitivo dovrà essere sviluppato in modo che, ferma la predetta localizzazione, si pervenga alla massima possibile compatibilità con le strategie ed i piani di sviluppo con i quali è destinato ad interagire. Di palmare evidenza che il Progetto esecutivo, nel 2011 come oggi, trascura colpevolmente tale prescrizione.
OSSERVAZIONE N.7
Vengono rinviate le analisi idrologico-idrauliche con conseguente incertezza sugli ietogrammi di pioggia netta e sugli idrogrammi di piena. Non vengono in alcun modo trattati gli aspetti legati al trasporto solido dei corsi d’acqua, anche a seguito degli interventi di canalizzazione proposti, e le connesse problematiche legate
all’evoluzione del fondo mobile degli alvei. Molti interventi di sistemazione idraulica, in particolare gli attraversamenti, potrebbero sicuramente, ove progettati con la dovuta attenzione, essere realizzati con più moderne tecniche d’ingegneria naturalistica.