Da Reggio Calabria l’appello di AMPA venticinqueaprile: lavoriamo insieme per un “25 APRILE ANTIFASCISTA UNITARIO PARTECIPATO STRAORDINARIO CONTRO TUTTE LE GUERRE”.
Il 25 APRILE 2024, nel 79° anniversario della LIBERAZIONE della Città di Milano, assunta come data simbolo della liberazione dell’Italia intera dal fasci-nazismo e dalla guerra, cade, più che nel passato, in un periodo in cui la guerra pervade l’intero pianeta ed in particolare produce immani stragi in Ucraina e nel Medio Oriente.
Condividiamo l’appello lanciato dal quotidiano “IL MANIFESTO” per uno straordinario 25 APRILE nel segno dell’Antifascismo e della difesa della Costituzione, nata dalla Resistenza, nella consapevolezza che oggi il RIPUDIO DELLA GUERRA, sancito dall’Art. 11, e messo al centro dallo Statuto dell’ONU, deve diventare l’obiettivo fondamentale di tutti i partecipanti alle iniziative programmate per la FESTA DELLA LIBERAZIONE.
La nostra consapevolezza è la stessa espressa da Flavio Lotti, Presidente della Fondazione PERUGIASSISI per la Cultura della Pace, in un editoriale recentemente pubblicato sul Manifesto.
“…La guerra vera si fa sempre più atroce e vicina e noi non stiamo facendo abbastanza. I crimini di guerra si moltiplicano di ora in ora nell’impunità generale e noi non stiamo
facendo abbastanza…
… I responsabili di questo disastro non si fermano. Chi ci governa in Italia e in Europa ci ha già impoverito e pretende di togliere altre decine di miliardi di euro dalla cura della nostra salute e dei nostri giovani per riempire le casse dei costruttori di armi e dei mercanti di morte. Gli ideologi e i propagandisti della guerra necessaria e inevitabile, che se ne stanno comodamente seduti sul divano di casa loro, continuano, imperterriti e indisturbati, a manipolare fatti, parole e cervelli. Cos’altro potremmo fare se non ritrovarci, in tanti, il 25 aprile a Milano? …
…Come Aldo Capitini il 24 settembre 1961 pensò di riunire i costruttori di pace in un giorno di festa, così la festa del prossimo 25 aprile è l’occasione per riunire tutte le donne e gli uomini che sentono l’urgenza umana e politica di alzare il volume delle sirene d’allarme e suscitare un’opposizione lucida e determinata…”.